C’era una volta una bambina perdutamente innamorata della sua terra
ed ogni giorno aspettava Qualcuno a cui raccontare le sua storia.
Se ne andava in giro con due marionette a guanto
infilate nelle mani e insieme a loro percorreva lunghi viaggi
nel suo mondo dominato dalla fantasia.
Un giorno incontrò un Uomo gigante, raffinato e intelligente.
La bambina vide che si trattava del Ciclope Buono,
quello a cui potevi confidare i tuoi sogni
perché quell’unico occhio che aveva era quello del cuore.
Così, insieme alle sue marionette, gli parlò di un Aspromonte
capace di entrare nelle case, di percorrere strade, di animare piazze,
di un parco itinerante… di un parco mobile.
Gli disse che era in cerca di un nome
che potesse racchiudere in una sola parola il suo desiderio.
Il Ciclope Buono la guardò negli occhi e sorridendo gli disse: Aspromobile.
La bambina lo guardò ancora una volta, spalancò gli occhi,
ringrazio il Ciclope Buono e cominciò a correre veloce.
Doveva raggiungere la Rocca del Drako e le sue amiche Caldaie…
perché con loro aveva sognato
e con loro voleva raccontare la storia dell’Aspromonte.
Quel nome adesso era custode di un sogno che si realizzava.
Fu così che la bambina portò la storia del Ciclope Buono
per l’Aspromonte e nel suo cuore per sempre.
Ciao Direttore… !